Astana, Vino chiede i danni ad Aru: “Ce lo doveva dire prima, ora decideranno gli avvocati”
Alexandre Vinokourov vuole un risarcimento da Fabio Aru. Dopo mesi di incertezza riguardo il suo futuro, il 27enne sardo ha deciso di lasciare la Astana per firmare con la UAE Team Emirates, ma il suo ex team manager non l’ha presa bene. Il kazako era abbastanza convinto della permanenza del suo pupillo, forte di una opzione per il 2018 che pensava potesse trattenere il ciclista italiano, che invece ha siglato un accordo triennale con la formazione emiratina. Malgrado la trattativa fosse di dominio pubblico, con l’opzione che era da tempo considerata il maggiore ostacolo al trasferimento di Aru, la situazione non è stata risolta proprio amichevolmente, con Vinokourov che da subito ha mostrato il proprio disappunto per il comportamento del suo corridore, che non avrebbe dato il giusto preavviso alla squadra.
In attesa della decisione di Aru, la Astana non si è mossa nel CicloMercato, non trovando dunque nessun sostituto all’altezza, con le redini del team per i grandi giri che passeranno nelle mani di Miguel Angel Lopez e Jakob Fuglsang, corridori di buon livello, ma che non danno le garanzie che poteva dare il Cavaliere dei Quattro Mori. “La questione è in mano agli avvocati – spiega Vino a Vesti.kz, rilanciato da SardegnaSport – Ce lo avrebbe dovuto dire subito dopo il Tour de France, in modo da poterla risolvere amichevolmente, dicendoci ‘C’è un’opzione, ma io ho deciso di partire’. A quel punto sarebbe stato possibile risolverla in buoni termini. Avremmo potuto usare il budget per qualcuno come Uran, o qualche altro pretendente per il Tour. Ma due settimane fa era impossibile, tutti i corridori sono presi. A questo punto, decideranno gli avvocati“.
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